I racconti dei volontari
Intervistiamo i ragazzi che prendono parte ai nostri progetti SCUP
Ciao Sara, da dove vieni, quanti anni hai e quando hai iniziato il progetto di SCUP presso il nostro ente?ù
Mi chiamo Sara, abito ad Arco ed ho 22 anni. Ho iniziato il progetto di Scup l'1 giugno 2023.
Ci parleresti del tuo progetto? Quali sono le tue mansioni?
Nel mio progetto ci si occupava dei minori, bambini/e ragazzi/e e le mie mansioni erano quelle di: aiuto nello svolgimento dei compiti; seguire i minori nelle attività di gioco; preparare le merende; fare la spesa ed occuparmi delle scadenze dei cibi e del loro riordino nella dispensa e nel frigo; preoccuparmi del funzionamento degli strumenti per la scrittura ed il disegno e dell'acquisto del materiale di cancelleria; aiutare gli educatori nelle attività programmate. Ho, anche, potuto conoscere come si svolgeva l'attività di ufficio.
Perché hai deciso di dedicare un anno del tuo tempo al servizio civile?
Prima del servizio civile ho lavorato, per un certo periodo, presso l'albergo che gestiva la mia mamma. Mi occupavo di reception e colazioni. Ho scelto il servizio civile, un po' perchè avevo smesso il lavoro in albergo per cambio gestione ed un po' per provare nuove esperienze, soprattutto occupandomi di altre persone e, in particolar modo, di minori. Questo per una mia crescita personale ma anche per avvicinarmi al mondo del lavoro in maniera autonoma ed indipendente.
Ciao Isabella, da dove vieni, quanti anni hai e quando hai iniziato il progetto di SCUP presso il nostro ente?
Sono Isabella, ho 26 anni e abito ad Arco. Ho iniziato il progetto di Scup il 1 marzo 2022.
Ci parleresti del tuo progetto? Quali sono le tue mansioni?
Le mie mansioni erano quelle di stare con i ragazzi aiutandoli se avessero avuto delle difficoltà e cercare di riflettere con loro su alcuni aspetti che capitavano durante il percorso.
Perché hai deciso di dedicare un anno del tuo tempo al servizio civile?
Ho deciso di dedicare un anno del mio tempo al servizio civile perché: ho scelto questo progetto per poter cambiare prospettiva sia personale che lavorativamente parlando.
Le mie aspettative erano abbastanza alte anche perché conoscevo un po' l'ente, Sono stata introdotta con una presentazione generale su chi ero io e anche per quanto sarai rimasta e l'accoglienza è stata piacevole.
Mi piaceva molto avere dei rapporti trasversali con gli educatori/volontari che stare a contatto con i bambini vivendoli nel pratico attraverso attività/gite. Al mio fianco avevo anche Sara, un' altra ragazza che faceva servizio con me, e mi sono trovata sempre bene.
In questo percorso mi ha aiutato anche partecipare alle formazioni specifiche che ho avuto l'occasione di poter partecipare perché le ritengo utili sia per essere coinvolti con quello che accade attorno a noi e sia per imparare nuove cose.
Sono soddisfatta di questo progetto anche perché mi piacerebbe continuare a lavorare in questo ambito. Consiglio a tutti di fare questa esperienza perché può aiutare a capire cosa si vuole e ritengo che almeno una volta dovrebbero provare a farla perché da ancora più valore alla persona e a tutto il percorso svolto, in modo di poter confermare o cambiare l'idea di che lavoro fare una volta finito.
Ciao Alessandra, da dove vieni, quanti anni hai e quando hai iniziato il progetto di SCUP presso il nostro ente?
Ciao, sono Alessandra, vivo a Terre d’Adige, ho 26 anni e ho iniziato qui il 1° novembre 2019.
Ci parleresti del tuo progetto? Quali sono le tue mansioni?
Il progetto si svolge nell’area amministrativa, perciò resto prevalentemente in ufficio. Mi occupo sia del front che del back office, vale a dire sia di quelle attività che riguardano l’accoglienza degli utenti - come, ad esempio, la spiegazione dei servizi offerti dall’APSP - che delle mansioni da effettuarsi non a stretto contatto con l’utenza - come la gestione dei registri presenze, delle fatture e dei buoni di servizio.
Perché hai deciso di dedicare un anno del tuo tempo al servizio civile?
Perché non volevo farmi scappare questa opportunità di imparare in un contesto a me estraneo e perciò ricco di nuovi stimoli, che provengono sia dall’abbondanza di servizi offerti dal Casa Mia, sia dall’insieme di attività proposte dal servizio civile stesso.
Ciao Stefania, da dove vieni, quanti anni hai e quando hai iniziato il progetto di SCUP presso il nostro ente?
Ciao, sono Stefania, vivo a Riva del Garda, ho 20 anni e ho iniziato qui il 1° novembre 2019.
Ci parleresti del tuo progetto? Quali sono le tue mansioni?
Il progetto a cui partecipo si chiama Mettersi in gioco 3.0, consiste nello stare coi ragazzi, aiutarli nei compiti e collaborare nelle diverse attività come il laboratorio di monociclo. Il mio ruolo è quello di aiutare gli educatori del centro nelle varie attività proposte.
Perché hai deciso di dedicare un anno del tuo tempo al servizio civile?
Ho deciso di dedicare quest’anno al servizio civile perché credo sia una grande opportunità per migliorare me stessa, per crescere a livello personale, per conoscere un nuovo ambiente lavorativo e per capire se questa è la strada che voglio intraprendere per il mio futuro.