Durante il Sabato delle famiglie di ottobre si era affrontato il difficile equilibrio tra “Prendere o Lasciare” partendo da alcune situazioni d'esempio che spesso ci mettono alla prova e attraverso la realizzazione di un quadro con materiali naturali, rappresentativo dei nostri pensieri interiori, complessi e a volte contraddittori.
Ecco il racconto dell'esperienza nelle parole di Sabrina Zanon, psipodagogista, formatrice e counsellor, curatrice della proposta:
"Cosa sono disposto a lasciare per assumere una postura educativa e diventare un riferimento affidabile e competente per i miei figli?
Alcuni temi ci sollecitano come genitori, ci interrogano come persone in cammino assieme ai nostri figli.
Attraverso il dialogo e il confronto, abbiamo lasciato che il gesto creativo facesse emergere frammenti di consapevolezza:
“Sento il bisogno di alleggerirmi e lasciare spazio a piccole forme di rinascita, pur sentendo che dentro di me c’è confusione e pesantezza”.
“Sento che è giunto il momento di abbandonare delle credenze e dei costrutti che per lungo tempo hanno vestito la mia identità e che ora sento stretti”.
“Scelgo di lasciare spazio alla positività e gratitudine perché possa fluire in me la ricchezza dell’incontro e della condivisione, anche in famiglia”.
La nostra esperienza di genitori richiede una continua manutenzione, in particolare negli aspetti che avvertiamo come temi irrisolti, zone d’ombra che hanno caratterizzato la nostra vita di figli. Essere adulti sicuri del proprio ruolo e della propria funzione ci sollecita a liberarci dalle catene invisibili della nostra storia passata e dai costrutti che ci abitano, per far spazio a nuove consapevolezze.
Insieme, in clima non giudicante e di ascolto, cominciamo a lasciar andare…"